Bruno cavinato e le foto del Borgo rurale di Vigonza
Bruno Cavinato (1942-2015)
Nato a Padova il 24 giugno 1942, è stato fondatore della compagnia di teatro amatoriale Teatrotergola nel 1988 con l’intento di divulgare la passione per il teatro. Come presidente di Teatrotergola animò la vita culturale e teatrale vigontina per molti anni come attore, regista e autore, portando nell’Auditorium comunale attori e compagnie da tutta Italia e facendo così crescere e affermare una tradizione legata al teatro e alla commedia dialettale. Con la sua presenza di infaticabile organizzatore e animatore di iniziative ideò per le scuole la rassegna "Teatro e Sogni" dedicata ai più piccoli e per alcuni anni fu presidente della locale Pro Loco. È stato membro appassionato della Federazione Italiana di Teatro Amatoriale Veneto e della F.I.T.A. Nazionale. Negli ultimi anni si era trasferito con la moglie Miriam Barbato in Umbria, a Panicale, dove, con la passione che lo contraddistingueva e coinvolgendo tanti volontari, trasformò una sala parrocchiale in un teatro da 60 posti, fondando la compagnia "Le Ginestre" e ricostruendo la F.I.T.A. regionale di cui divenne presidente.
Aveva conosciuto personalmente Quirino De Giorgio quando l’architetto, negli ultimi anni della sua vita, tornò a visitare il suo borgo e il suo Auditorium. Riconoscendo in Bruno l’uomo di spettacolo, ma anche la personalità intraprendente ed eclettica e il vero animatore di quel luogo a lui caro, gli affidò la cartella con tutte le fotografie che l’architetto portava sempre con sé in occasione di eventi in cui veniva invitato ad esporre la sua opera. Quelle foto in bianco e nero erano gli scatti originali con cui Quirino De Giorgio aveva ritratto il borgo rurale alla fine degli anni Trenta, non appena compiuto in tutte le sue architetture, immortalandolo in quell’atmosfera quasi irreale e sospesa che i giochi di ombre e di luce gli conferiscono. Per volontà della moglie Miriam Barbato l’intera collezione di quella cartella è conservata dal 2016 nel nostro archivio a ricordo di Bruno e della sua vita in gran parte dedicata a far rivivere il borgo e il suo teatro.