Cinema Teatro Petrarca della Basilica del Carmine
Tipologia Serie
Data cronica
- 1960 - 1965
- Il Barbarigo (alternativo)
Tipologia
- Realizzato e successivamente trasformato
Contenuto
- Il progetto nasce su iniziativa della parrocchia di S. Maria del Carmine, rappresentata da don Giovanni Mason, al fine di ricostruire la preesistente sala cinematografica Casalini, distrutta nel corso dei bombardamenti del marzo 1944.
La prima istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni a costruire risale al 1955, probabilmente ad opera di altro architetto non noto. I lavori, autorizzati il 16 dicembre 1959 e cominciati a febbraio 1960 vennero presto interrotti per il veto posto dalla Soprintendenza per le belle arti di Venezia che aveva dichiarata l'area "zona di rispetto monumentale". A seguito di tale intervento la parrocchia affidò a Quirino De Giorgio la nuova progettazione dell'edificio.
La documentazione testimonia di un lavoro complesso di progettazione e di un laborioso procedimento amministrativo istruito con i diversi enti coinvolti nell'iter autorizzativo: Comune di Padova, Soprintendenza delle belle arti di Venezia e Ministero del Turismo.
Il progetto prevede la costruzione di una sala cinematografica ubicata sul retro della Basilica del Carmine con affaccio sulla corte interna e il retro insistente sul vicolo della Bovetta. La pianta del cinema consiste in atrio-platea con proscenio, servizi di platea, servizi di galleria e servizi tecnici di cabina; la platea comprende 230 posti a sedere divisi in tre settori serviti da ampie corsie.
Quirino de Giorgio elabora complessivamente tre progetti di massima in scala 1:50 con 14 varianti e otto planimetrie differenti.
Autorizzato dal comune già nel 1960, il nuovo progetto subì una nuova interruzione dalla Soprintendenza delle Belle Arti che richiese uno spostamento a est della pianta con sconfinamento su una proprietà privata che viene così acquisita dalla curia.
Al progetto principale del cinema si aggiunge un progetto di massima per la casa cappellanizia che, situandosi sul retro del cinema definisce l'affaccio sul vicolo della Bovetta.
La documentazione testimonia del laborioso iter per la prosecuzione dei lavori più volte interrotti. All'aprile 1964 risultano realizzate la demolizione del vecchio cinema, lo splateamento per le fondazioni e le prove di carico del terreno.
Non è noto come l'esecuzione del progetto sia proseguita e probabilmente sia stata abbandonata, perlomeno nella visione studiata da De Giorgio. L'esame delle costruzioni oggi esistenti nell'area sembra suggerire che il progetto del cinematografo sia stato abbandonato a favore di edifici residenziali.
Unità di conservazione
- Unità di conservazione
- Cartella
- Numero / i
- 18A
- Titolo
- Cinema
Numerazione
- N. definitivo
- 61
Segnature
- Segnatura
- 388
- Tipologia
- originale
- Segnatura
- 389
- Tipologia
- originale
- Segnatura
- 1426, 1426/B, 1426/C
- Tipologia
- originale
- Segnatura
- 1497
- Tipologia
- originale